Travelgram italia; viaggiamo per comunicare
Cimentarsi con questa logica significa letteralmente surfare sulle immagini nutrendosi di emozioni trafugate a qualcun altro. Lo stream of consciusness di Joyce digitalizzato ed esasperato; una continua ed incessante pioggia di inputs che vengono poi registrati dalla nostra mente ed incrociati in continuazione alla ricerca di affinità. Questo facciamo inconsciamente mentre ogni giorno, scorriamo, senza sfogliare centinaia di immagini contenenti all'interno altrettanti messaggi fatti di colori, hashtag, persone, tag, paesaggi, cookies, il tutto miscelato in un cocktail di informazioni che interpretiamo all'istante.
Siamo noi a trovare ciò che ci interessa; siamo noi a discernere ciò che il dito scorre veloce o ciò che lo stesso blocca ed esplora; ed il tutto si svolge in millesimi di secondo. Un nuovo linguaggio che incredibilmente assimiliamo come fossimo il nuovo intelletto ingordo di un bambino. Un modo di comunicare non convenzionale che subiamo e ci sforziamo di apprendere tutti i giorni ripetendo la stessa azione molte volte; guardando semplicemente il nostro smartphone.
Generiamo costantemente argomenti di discussione ma lo facciamo suscitando reazioni, virali, che si traducono in immagini per milioni di persone o meglio di Customers
Travelgram quindi comunica; lo fa creando il contenitore adeguato, lo attua attraverso i comunicatori giusti; I Travelgramers. Messaggeri delle immagini, narratori onniscienti, demagoghi dei pixel che utilizzano la propria influenza per trasmettere l'emozione in più che si trasforma, famelica, in curiosità da soddisfare ed in volontà di emulare.
Con Travelgram non ci riteniamo avanti con i tempi, siamo semplicemente sopra i tempi